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Chiesa di Santa Maria in Passione (Genova)

by EMANUELA
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chiesa santa maria in passione

La Chiesa di Santa Maria in Passione è situata nel quartiere del Molo, la parte più antica della città, sulla collina di Castello. Qui si insediarono i primi  genovesi nel VI sec. a.C.

chiesa santa maria in passione

Questa collina durante il medioevo svolse azione difensiva e solo nel XV secolo fu sede di confraternite e ordini monastici che tuttavia vennero soppressi durante il periodo napoleonico ad esclusione della Chiesa di Santa Maria in Passione. 
La struttura ha conosciuto molte vite, infatti è stata: chiesa barocca, caserma delle guardie cittadine e durante il fascismo sede dell’Opera nazionale maternità ed infanzia e addirittura la casa di un povero formaggiaio.

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Nel convento di Santa Maria in Passione giungevano molte giovani appartenenti alle famiglie genovesi più abbienti, che fecero commissionare importanti dipinti e affreschi (purtroppo andati perduti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale) ad artisti genovesi rinomati come ad esempio Domenico Piola o Valerio Castello, .
A fare crollare la Chiesa definitivamente però fu l’incuria e le forti piogge nel 1947.


Della struttura originaria sono rimasti solo il campanile, la parte inferiore della facciata, l’abside (protetto da una copertura in legno) ed in parte la zona che si trova tra la chiesa e la Facoltà di Architettura. Degli affreschi  che raffiguravano la storia della Passione ed episodi del Vangelo non restano purtroppo che pochi frammenti, conservati nel museo di Sant’Agostino.

E oggi? A fine anni ’80 iniziarono dei lavori per togliere le varie macerie che erano rimaste lì dalla guerra. Nel 1992 il Comune di Genova e la CEE finanziarono il progetto chiamato Civis Sistema, per la messa in sicurezza ed il recupero di resti e parti pericolanti . Tuttavia i lavori vennero interrotti nel 1997 e il luogo fu completamente abbandonato. Tutto venne recitato con rete metallica e filo spinato. Nel 2012 un gruppo di studenti però decise di rompere queste recinzioni ed iniziò a ripulire la zona. Da allora Santa Maria in Passione vive quasi esclusivamente grazie al sostegno dei cittadini attraverso donazioni e volontariato.

Queste attività formative sono ad offerta libera ed ognuno può proporre un laboratorio, ne cito alcuni: auto costruzione fotovoltaica, cosmesi naturale, come si allevano le galline… In Santa Maria in Passione poi vengono organizzati anche eventi culturali, swap party con scambio di tutti quegli oggetti che magari non usiamo ma possono essere utili ad altre persone (maglie, giocattoli, libri) e poi la Raiba (dall’arabo rahba piazza mercato del grano in quanto Genova è stata il mercato dei cereali dall’alto medioevo fino al rinascimento) il mercato delle auto produzioni.

chiesa santa maria in passione

Le varie attività di recupero sono compiute in completa autogestione inoltre c’è un forte impegno sia ad evitare sprechi che favorire il riciclo ed utilizzare materiali sostenibili. Accanto a questo lavoro di recupero ne esiste un altro non meno importante: la realizzazione di laboratori autogestiti.

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A sinistra della Chiesa poi c’è la ex Chiesa di Santa Maria delle Grazie la Nuova: costruita dopo la metà del XV secolo sui ruderi di due torri medioevali appartenute alla famiglia degli Embraci, per ospitare le monache agostiniane. Col tempo il convento si espanse sino raggiungere Vico Vegetti.
In questo monastero visse anche Battistina Vernazza che insieme al padre Ettore Vernazza (fondatore dell’Ospedale degli Incurabili o dei Cronici) fece numerose opere di bene.
Durante il periodo napoleonico le monache furono mandate via a causa delle leggi sugli espropri dei beni ecclesiastici, e la Chiesa cadde in abbandono. In seguito diventò un teatro, magazzino e laboratorio artigianale.

Nel 1987 fu acquistata dall’Università di Genova e completamente restaurata. Oggi l’ex convento è conosciuto come “Casa Paganini”: qui è presente un auditorium da 230 posti e un palco che può ospitare un’orchestra da camera. (sito casa paganini).

Ho scattato le foto a Santa Maria in Passione qualche anno fa e da allora purtroppo non sono più riuscita a trovare il giorno di apertura; onestamente non so in quali giorni è visitabile però vi lascio la pagina Facebook dell’organizzazione che si occupa degli eventi Libera Collina di Castello 

COME ARRIVARE

Il modo più veloce è quello di scendere alla stazione di Brignole prendere la metropolitana e scendere alla fermata di Sant’Agostino. Di qui proseguire verso Piazza di Santa Croce e infine via Salita di San Silvestro. 

2 commenti

Caterina 13 Settembre 2021 - 19:02

Gentile Emanuela,

Mi chiamo Caterina. Sono una dottoranda dell’Università di Oxford e mi sto attualmente occupando di un progetto fotografico con il Courtauld Institute of Art di Londra, focalizzato su alcuni monumenti ed edifici storici danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e sul loro complesso iter di ricostruzione. Sarebbe possibile utilizzare la seguente fotografia nella mia presentazione, naturalmente citando la fonte (il Suo blog) in modo opportuno? https://www.fotovagabonde.it/wp-content/uploads/2020/09/chiesa-santa-maria-in-passione.jpg

In attesa di una Sua cortese risposta, la ringrazio in anticipo e le porgo cordiali saluti.
Caterina

Rispondi
gatto rosso
EMANUELA 13 Settembre 2021 - 20:10

Ciao Caterina, prima di tutto dammi pure del tu :) certo puoi usare la foto, se non riesci a scaricarla dimmelo e te la invio per e mail. Ciao

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