Oggi vi porto alla scoperta di un quartiere forse poco conosciuto per chi non è di Genova: il quartiere del Carmine. Passo di qui ogni volta che posso e anche se ho già fatto mille fotografie ogni volta questo luogo riesce a donarmi sempre qualche cosa di nuovo da immortalare.
Qui sopra (a destra) potete vedere la Chiesa di N.S. del Carmine e Sant’Agnese, dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo o del Carmine edificata per commemorarne l’apparizione nel 1251 a San Simone Stock protettore dell’ordine carmelitano. A sinistra invece il mercato costruito in stile liberty agli inizi degli anni ’20. Questo mercato ha avuto alterne fortune, ma ultimamente ci sono stati grandi investimenti per riportarlo ai fasti del passato tanto che vengono organizzati anche numerosi eventi (a questo link la pagina facebook del Mercato del Carmine).
Il mercato si trova proprio nel centro della grande Piazza del Carmine nata dall’allargamento di una piazzetta preesistente tra Salita Carbonara e Salita San Bernardino. Qui potete fermarvi a fare due chiacchiere ai tavolini del bar oppure prendere un bel pezzo di focaccia al forno della Piazza, proprio quello che vedete qui sopra nella foto. Se osservate bene potete vedere anche una piccola edicola del XVIII secolo situata accanto a questo bel palazzo medioevale con i mattoni rossi, che raffigura proprio la Madonnina con il Beato.
Mi hanno rubato il prete: questa scritta e murales sono dedicati a Don Gallo (1928-2013) prete molto amato a Genova. Nel 1970 fu allontanato dalla curia contro il volere della gente e la frase: “mi hanno rubato il prete” fu la risposta data da un bambino ad un vigile che chiedeva perché piangesse. Ogni anno in questa piazza per commemorare Don Gallo si svolge una manifestazione popolare.
Partendo da piazza del Carmine e continuando per Via San Bernardino si arriva alla piccola Abbazia di San Bernardino quasi completamente distrutta nel corso della seconda Guerra Mondiale. Fondata nel XVI secolo diventò abbazia nel 1584 per volere di Papa Gregorio XIII. Oggi viene usata per particolari eventi.
Ciò che amo di questo quartiere sono sicuramente i colori vivaci e intensi. I nomi delle vie poi sono molto particolari: Salita Monterosso (probabilmente dal nome di una casata che abitava da queste parti ), vico Fragola (verso il 1868 il comune cominciò a dare alle vie nomi di animali e piante) e poi Via dello Zucchero per il grande commercio che se ne faceva in passato e via Cioccolatte.
Questo nome mi ha colpito a tal punto che sono andata a cercare tra vecchi libri in biblioteca e ho scoperto che un tempo fabbricanti di cioccolato e confettieri erano figure molto importanti: avevano banchi riservati in Chiesa e una loro società. Ai cioccolatieri genovesi poi si rivolgevano addirittura i nobili italiani e quelli europei. Nel 1708 le autorità genovesi furono persino costrette a salvaguardare con un decreto sia il cioccolato che il caffè vietando la vendita di ogni altra bibita (incluso il brodo). Il cioccolato allora era molto di moda e garantiva talmente tanti introiti che era anche impiegato come merce di scambio.
Subito dopo questa scalinata arriviamo in piazza San Bartolomeo dell’Olivella.
Una volta in questa zona c’era un grande oliveto in mezzo al quale venne eretta la chiesa detta appunto dell’Olivella; fondata nel 1305 dal banchiere Bonagiunta Valente che poi si fece seppellire qui insieme al figlio (doge di Genova dal 1350 al 1353). Accanto fu costruito il monastero per le suore cistercensi. Dentro ci sono due affreschi di G.B. Carlone sulla vita del Santo. La chiesa è sede degli scout mentre il convento è abitazione popolare.
Al civico 8 oltre il cancello si possono trovare ancora i resti dell’antico Chiostro, vasi e vecchie giare.
COME ARRIVARE AL QUARTIERE DEL CARMINE
Se arrivate in treno scendete alla stazione di Principe e proseguite sino a Piazza dell’Annunziata sia in autobus che a piedi cosa che vi consiglio. Arrivati alla chiesa dell’Annunziata imboccate via Polleri e poi via Vallechiara e siete arrivati in piazza del Carmine.
Se venite in macchina c’è un parcheggio in piazza Bandiera vicino alla Chiesa dell’Annunziata.
Il viaggio nel Quartiere del Carmine però non termina qui! Devo ancora mostrarvi nel dettaglio la Chiesa, la piazzetta della Giuggiula e degli abitanti molto particolari :)
A presto!!
4 commenti
Prima abitavo in salita Monterosso , poi siamo andati ad abitare in Vico delle Cioccolate al n.1. fino al 1965 ,io ho vissuto in quei carruggi 10 anni(dal 1955 al 1965)
Poi siamo tornati al nostro paese d’origine.
Grazie per queste foto……
Vico Cioccolatte è davvero bello! Sono zone che meritano di essere conosciute. Ci torno spesso anche solo per fare una passeggiata, anche perché sembra davvero di essere in un altro mondo :)
Ho giocato circa 60 anni fa in quei vicoli….
Abitavo in Vico Cioccolate ,n 1…..
Grazie per avermi portato alla mia infanzia….
I ricordi d’infanzia sono quelli più cari :) Grazie a lei per questi commenti, grazie davvero :)